Scritturato come attore nella neonata Compagnia Italiana di Prosa diretta da Luchino Visconti, Zeffirelli si trasferisce a Roma, lasciandosi alle spalle Firenze e gli studi incompiuti di architettura. Il primo spettacolo in cui compare, accanto ai nomi più importanti del teatro di quegli anni, è Delitto e castigo, dramma di Gaston Baty dal romanzo di Dostojevski.
In seguito Zeffirelli torna a Firenze solo per mettere in scena celebrati spettacoli di prosa e d’opera; ma verso la fine della sua vita è proprio a Firenze che vuole stabilire la Fondazione che porta il suo nome.